Le scritture ausiliarie di magazzino riguardano le quantità entrate e le quantità uscite dei beni rientranti nell’ambito: - delle merci destinate alla vendita; - dei semilavorati distintamente classificati in inventario (esclusi quelli in corso di lavorazione); - dei prodotti finiti; - delle materie prime e degli altri beni destinati ad essere fisicamente incorporati nei prodotti; - delle materie prime tipicamente consumate nella fase produttiva dei servizi; - delle materie prime e degli altri beni incorporati durante la lavorazione dei beni del committente; - degli imballaggi utilizzati per il confezionamento dei singoli prodotti. In altri termini, si può, in via generale, considerare come rientranti nell’obbligo di tenuta della contabilità di magazzino i beni che fisicamente vengono incorporati nei prodotti fabbricati dall’impresa. È evidente, quindi, che i beni oggetto di rilevazione devono: - avere consistenza fisica; - costituire, per la parte in giacenza, le rimanenze di fine esercizio, oggetto di valutazione a norma della vigente disciplina tributaria; - possedere una stretta correlazione tra la previsione di ricavi e di rimanenze finali; - costituire oggetto dell’attività d’impresa; - concorrere a formare il reddito di natura commerciale o come ricavi o come rimanenze finali.